L’arte contemporanea a Capodimonte

Non tutti sanno che al Museo di Capodimonte è presente una ricca sezione di arte contemporanea fornita di opere dei più grandi artisti della popart, dell’informale, dell’espressionismo americano, dell’arte povera. Al secondo piano, li dove si creano due diramazioni, da un lato l’ottocento napoletano e dall’altro l’arte contemporanea, si viene accolti da un’installazione dell’artista greco Jannis Kounellis.

In lontananza si intravede, attraverso il piccolo corridoio che porta alla seconda sala, uno scorcio di quella che è una spettacolare e teutonica opera di Alberto Burri, un vero capolavoro contornato dalle fotografie di Mimmo Jodice. Da qui attraverso le scale mettalliche di colore bianco (il bianco e l’acciaio a mo di fabbrica industriale predominano l’ambiente) si sale al terzo piano da cui la vista dell’opera di Burri è superiore e suggestiva: e il meglio deve ancora venire. L’installazione di Mario Merz, un’altra di Giulio Paolini, una coloratissima e totemica, di ispirazione matissiana e cubista, opera di Mimmo Paladino, uno splendido quadro di Gino De Dominicis dove il blu elettrico è ipnotizzante e da risalto alle figure geometriche irregolari che unite creano un cerchio imperfetto. Il famosissimo “Vesuvius” di Andy Warhol che è stato in esposizione anche al PAN durante la celebre mostra del 2014 (18 aprile – 20 luglio) dedicata al genio della pop-art e curata da Achille Bonito Oliva. Infine citiamo il dipinto del 1963 “Io e Zeus” di Cy Twombly, realizzato pochi anni dopo il suo trasferimento da New York a Roma, ospitato nella raccolta di Capodimonte da luglio 2016. Una nota da sottolineare, il Museo di Capodimonte è stato il primo a portare a Napoli una collezione permanente di esempi di arte contemporanea, prima ancora del MADRE, costituito solo 10 anni dopo. Ci piace che una dimora-museo come Capodimonte, ricca di capolavori che vanno dal ‘500 all’800, sede reale di tre dinastie abbia voluto dare spazio all’arte del Novecento dimostrando come l’exursus antico-moderno è inevitabile ed indispensabile. Un museo in cui la storia dell’arte si può fare a 360 gradi!

Visita la galleria fotografica dedicata alla sezione contemporanea del Museo di Capodimonte.

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