Bellezza divina. TRA VAN GOGH, CHAGALL E FONTANA. Firenze, 24 settembre 2015 - 24 gennaio 2016

Una bellissima mostra quella a Palazzo Strozzi di Firenze incentrata sulla rappresentazione del tema sacro nell’arte. I massimi esponenti dell’arte moderna trattano la crocifissione, la preghiera, la via crucis, l’ultima cena, la pietà, la madonna con il bambino, l’annunciazione, la resurrezione, in un’inedita visione, personale e moderna. Opere non sempre capite all’epoca della realizzazione, anzi spesso oggetto di scomuniche da parte della chiesa e della società che le riteneva blasfeme. Tralasciando qualche inutile odierna polemica sorta in occasione di tale rassegna, oggi possiamo ammirare queste opere d’arte in un’ottica diversa, al di fuori del legame strettamente connesso alla fede e senza volerci vedere per forza dei pretesti demagogici.

Opere meravigliose e uniche nel loro genere, dove anche il tema religioso diventa oggetto e spunto per la realizzazione di capolavori, esempi di arte pura nati per suscitare emozioni. Un percorso espositivo di oltre cento opere, realizzate tra metà ‘800 e metà ‘900, in una mostra incentrata sul rapporto tra arte e sacro. Esposte le opere di Domenico Morelli, Gino Severini, Felice Casorati, Gaetano Previati, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Emilio Vedova, Giovanni Costetti, Tullio Garbari, Fillia, Giuseppe Montanari, Vincent Van Gogh, Jean-Francois Millet, Edvard Munch, Pablo Picasso, Max Ernst, Georges Rouault, Henri Matisse, Marc Chagall, Odilon Redon, Gustave Moreau, Glyn Warren Philpot, Otto Dix, Stanley Spencer, Elisabeth Chaplin, Emile Bernard. Tra i capolavori in mostra citiamo la Pietà di Van Gogh (1889) proveniente dai Musei Vaticani, i due dipinti raffigurati la Madonna II di Munch (1895-1902), una visione oscura della Vergine rappresentata al fianco di un feto, in un insieme troppo lontano dalla tradizionale immagine di Maria per poter essere accettato dalla chiesa. l’Angelus di Millet (1857-1859), l’atto di preghiera nei campi di due contadini, proveniente dal Musée d’Orsay, Crocifissione bianca di Chagall (1938), il quadro preferito di Papa Francesco, L’angelo dell’Annunciazione di Glyn Warren Philpot, lo splendido dipinto La pregiera di Casorati (1914), una geisha/sacerdotessa inginocchiata nell’atto di preghiera, San Sebastiano di Moreau (1870-1875 o 1890 circa), Fuga in Egitto di Redon (1903), il primitivo Ecce Homo di Rouault, l’ Entrata di Cristo in Gerusalemme di Costetti, i bassorilievi di Fontana raffiguranti la via crucis di Gesù, il Crocifisso di Max Ernst (1914), la Crocifissione di Guttuso, la Resurrezione di Bernard (1925-1930), Cristo e la Veronica di Otto Dix (1943), Il bacio di Giuda di Montanari (1918), la Madonna della Pace di Garbari (1927) e un inedito dipinto giovanile di Picasso che ritrae la crocifissione di Cristo.

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