Palazzo Medici Riccardi, Firenze

Palazzo Medici Riccardi fu commissionata da Cosimo il Vecchio dei Medici nel 1444 su progetto dell’architetto Michelozzo. Nel 1659 fu venduto alla famiglia Riccardi che fa realizzare lavori di ampliamento e ammodernamento del Palazzo. Nell’edificio è possibile ammirare il capolavoro di Filippo Lippi “La Madonna con Bambino” che a tergo presenta alcuni schizzi a pennello, fra cui una espressiva testa maschile attribuita allo stesso Lippi.

La Cappella dei Magi, ambiente realizzato per le funzioni primate della famiglia, presenta sulle pareti delle decorazioni a fresco attribuite a Benozzo Gozzoli, allievo di Beato Angelico, realizzate intorno al 1459 e raffigura tra le figure nel corteo gli uomini illustri del tempo. L’ambiente è arricchito da un pavimento ad intarsi lapidei, soffitto dorato e le decorazioni lignee sono attribuite a Giuseppe da Sangallo. Sull’altare è presente una copia coeva dell’Adorazioni dei Magi di Filippo Lippi. Il vero ambiente simbolo del Palazzo e il vero capolavoro è la Galleria affrescata dal pittore napoletano Luca Giordano, a cui fu commissionata nel 1680 dalla Famiglia Riccardi la decorazione di questo ambiente più quello della biblioteca del Palazzo. La splendida Galleria è un vero capolavoro simbolo dell’arte barocca e della grande abilità di Luca Giordano. Le decorazioni non sono a fresco ma a secco su uno strato di calce che dona così al colore una particolare luminosità, una tecnica più simile alla pittura ad olio. La composizione si basa sulla “Tabula Cebetis”, una storia allegorica greca del I secolo a.C. che narra come un uomo raggiunse la saggezza superando costantemente le tentazioni e lottando per raggiungere la virtù, un testo che ebbe grande diffusione in Italia. L’abilità di trattazione delle tematiche profane e l’utilizzo di colori tenui e brillanti fanno di questo ambiente non solo il simbolo del barocco ma anche di un primigenio passaggio al rococò. Le tematiche sono tratte dall’ampia cultura di Giordano che traeva le sue fonti dall’immancabile testo di Cesare Ripa l’ “Iconologia”, una vera e propria bibbia che l’artista portava sempre con se, e dalle “Metamorfosi” di Ovidio nella versione illustrata dall’incisore Antonio Tempesta. Tutti questi elementi hanno contribuito nella resa spettacolare della raffigurazione delle Virtù e dei Peccati ai lati della sala e della culminate “Apoteosi della dinastia dei Medici” che occupa il centro della galleria. Il Palazzo presenta anche una ricca sezione archeologica e un museo dei Marmi collezionati dalla famiglia Riccardi. Al piano terra vi è il cortile di Michelozzo che negli ambienti interni ospita spesso mostre temporanee, in questo periodo potrete visitare un’esposizione di fotografie dedicata a David Bowie. All’ingresso del Palazzo troverete il Giardino mediceo con la limonaia.

Sull’argomento consigliamo “LUCA GIORDANO 1634-1705”, catalogo Electa della mostra itinerante Napoli-Vienna- Los Angeles, in cui troverete una accurata descrizione degli affreschi della volta di Palazzo Medici- Riccardi nel saggio a cura di Gabriele Finaldi.

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