Santa Caterina di Giovanni Ricca, Gallerie d’Italia, 5 marzo – 5 giugno 2016

Nell’ambito della manifestazione “Notte europea dei Musei” è stato possibile visitare alle Gallerie d’Italia, con apertura straordinaria fino alle 24, la mostra dal titolo Intorno alla SANTA CATERINA di Giovanni Ricca. Ribera e la sua cerchia a Napoli. La mostra dossier, dedicata alla pittura napoletana del ‘600, si sviluppa attorno all’olio su tela Santa Caterina d’Alessandria, realizzato da Giovanni Ricca nel 1630 circa e proveniente dal Palazzo Madama di Torino.

Il pittore napoletano (1603-1656?) di formazione naturalistica, fu allievo dello spagnolo Jusepe di Ribera, detto lo Spagnoletto, artista attivo a Napoli dal 1616 fino alla morte avvenuta nel 1652. Il Ribera influenzò inizialmente con una produzione legata a Caravaggio, per poi distinguersi con una più personale pittura, caratterizzata da una forte intensità emotiva e cromatica, accentuata da chiaroscuri. Strettamente correlate alla Santa Caterina di Ricca sono i dipinti in mostra di Jusepe de Ribera, la Santa Maria Maddalena penitente e il Cristo alla colonna del 1620 circa. Tra le principali opere di Giovanni Ricca, che si distinse per una pittura più originale, sono esposte il dipinto Sant’Elisabetta d’Ungheria e santa Francesca Romana del 1634, il Martirio di sant’Orsola, nella sua prima uscita pubblica a Napoli, il Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria e il meraviglioso e grandioso olio su tela Trasfigurazione del 1641, in cui si viene attratti dalla luce che irradia il Cristo e dal suo sguardo ipnotico. L’esposizione comprende anche opere di altri artisti legati allo Spagnoletto e a Ricca, consentendo così di fare confronti e relazioni fra le diverse produzioni. Fra questi Hendrick De Somer, detto Enrico Fiammingo, con il dipinto dalla splendida cornice cerulea, Filosofo del 1644, Francesco Guardino con il San Giorgio, realizzato tra il 1645 e il 1650 e il cosiddetto Maestro degli Annunci ai Pastori con l’Adorazione dei Magi, portato a termine tra il 1635 e il 1645. Questi artisti, considerati insieme a Giovanni Ricca tra i migliori allievi del maestro Ribera, emersero per una pittura figurativa nata su basi caravaggesche, evoluta poi verso forme di raffinato classicismo.

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