Jan Fabre. Spiritual Guards. Forte Belvedere, Firenze, 14 maggio - 02 ottobre 2016

Nello splendido scenario fiorentino di Forte Belvedere, una mostra imperdibile di uno dei massimi esponenti della scena artistica contemporanea, Jan Fabre. Esposte circa 70 opere, realizzate tra 1978 e il 2016. Sculture in bronzo siliceo e in cera, distribuite negli spazi interni ed esterni della fortezza, che interagiscono con lo storico ambiente, donandogli nuova forma. Le opere risultano incorniciate dallo skyline della città che da questo punto, uno dei più alti, sembra avere ancora più fascino.

La fortificazione, servita come protezione per la famiglia dei Medici in tempi di rivolta, sovrasta i bellissimi Giardini di Boboli e l’imponente Palazzo Pitti. Le opere più interessanti sono esposte nei giardini dove lungo i bastioni, nei punti di vedetta, sono posizionati 7 scarabei in bronzo siliceo che rimandano alla passione dell’artista belga per gli insetti, ereditata dal nonno Jean-Henri Casimir Fabre, famoso entomologo e naturalista francese, considerato il padre dell’entomologia. Inquietante risulta L’uomo che ride e che piange (2005), la scultura infatti emette dei suoni che riproducono una fragorosa e tragica risata che sfocia in un pianto disperato. Le figure umane delle sculture sono autoritratti dell’autore, tra queste citiamo L’uomo che dà il fuoco (2002), L’uomo che misura la temperatura dell’acqua, L’uomo che misura le nuvole (1998), di cui un medesimo esemplare è attualmente visibile a piazza della Signoria, e L’uomo che dirige le stelle (2001). Tra gli scarabei esposti, oltre allo Scarabeo stercorario sacro (2005), il più bello è sicuramente lo Scarabeo stercorario sacro con albero di alloro (2012), posizionato nelle sale interne della palazzina. La presenza degli scarabei ben si addice ad un lungo come questo, intriso di Rinascimento, in quanto i coleotteri venivano considerati, secondo le credenze dell’epoca, gli “angeli custodi della metamorfosi”.

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